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BOTTINAGGIO... AL FRESCO!

21-06-2021 12:35

Raggio Verde

Attività Agronomica ed Esperienze di Campo, Ricerca e Fitoiatria, Cultura Agraria, Bombi, Impollinatori, FrescoBombo,

BOTTINAGGIO... AL FRESCO!

La maggior parte delle colture agrarie necessita d’insetti pronubi per l’impollinazione e l’allegagione delle infiorescenze, fondamentali per lo...

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La maggior parte delle colture agrarie necessita d’insetti pronubi per l’impollinazione e l’allegagione delle infiorescenze, fondamentali per lo sviluppo dei frutti e quindi la produzione stessa. Con l’affermarsi della monocoltura e della intensivizzazione in serra di colture come solanacee e cucurbitacee, l’attività agricola ha sempre di più usufruito, tra i pronubi, degli Imenotteri Apidi: Apis e Bombus.

 

In “CAMPIONI IMPOLLINATORI” abbiamo già elogiato la notevole versatilità di uno dei due Apidi, Bombus terrestris, in grado di adattarsi a colture e ambienti ritenuti sfavorevoli al resto degli altri apidi (temperature elevate, specie vegetali partenocarpiche, ecc.). In serre e tunnels infatti, il microclima diviene progressivamente inospitale per gli imenotteri presenti, man mano che si passa dalla primavera al periodo estivo, con aumenti esponenziali nella temperatura massima, nella UR e nelle escursioni giorno-notte, deleteri per la capacità di bottinamento delle colonie ivi presenti.

 

I valori ottimali di bio-attività (capacità di ovideposizione della Regina, mantenimento delle covate, bottinamento, ecc.) di Bombus sono tra i 18 e i 23°C, oltre i quali le attività biologiche tendono a rallentare, per far spazio all’attitudine della specie a ventilare le colonie, con un numero sempre più elevato di operaie preposte allo scopo (sottraendole pertanto alla precipua raccolta del polline).

 

Le elevate temperature favoriscono perciò l’instaurarsi di alti livelli di stress nella colonia, condizionandone le capacità riproduttive e la bio-attività, con la riduzione del cibo raccolto, necessario per il nutrimento delle covate. Da non sottovalutare anche il notevole consumo di energia, soprattutto in termini di ossigeno utilizzato, ben più limitante nel periodo estivo, a causa dell’intensa attività “ventaglio” che le operaie svolgono grazie all’azione continua e inesorabile delle ali di cui sono dotate (fondamentale per riuscire ad abbassare di 1-2°C la temperatura all’interno della stessa arnia). Bombus terrestris, come suggerisce la stessa sua denominazione scientifica, è una specie capace di nidificare in anfratti, ma molto più spesso in freschi nidi ricavati direttamente nel suolo, con avvantaggio sulla “freschezza” della colonia. Ciò potrebbe portare alla considerazione che l’uso di pronubi in ambienti colturali particolarmente caldi sia una vera e propria “forzatura”, consegnando di fatto le colonie agli elevati stress dei cicli colturali estivi, specie se in ambiente protetto. Gli elementi di stress indicati possono realmente ridurre l’aspettativa di vita delle arnie adottate, con ripercussioni dirette nei confronti delle colture adottate: ovviamente ciò non comporta nessun vantaggio simbiotico, né per l’Uomo-Agricoltore e né ovviamente per il Pronubo. 

 

È per tali ragioni che spesso le colonie vengono poste direttamente in corrispondenza delle zone più ventilate della struttura serricola, al fine di beneficiare di un limitato effetto aerante dall’ambiente circostante, o ancora interrate direttamente nel suolo, così come in natura, per sfruttare la l’effetto ombreggiante e relativamente freddo dell’ambiente sotterraneo, ma ignorando le possibili interazioni, anche parassitarie, di altri organismi terricoli (formicidi, lepidotteri, vespe, calabroni, coleotteri, ecc.).

 

L’argomento ha da sempre suscitato notevole interesse nel campo agrario e nella produzione specializzata di pronubi impollinatori. Quest’ultima ha recentemente dotato le arnie prodotte di Bombi impollinatori di veri e propri micro-sistemi di climatizzazione interna: dei “Cooling System for Bumble Bees” (FrescoBombo, T.Max&Co. Srls) consentono di mantenere l’optimum termico dell’arnia tra i 18 e i 25°C, permettendo il corretto svolgimento delle attività biologiche della comunità impollinante.

 

Il sistema consiste essenzialmente in un box ospitante l’arnia (FrescoBombo BOX), dotato di una ventola solare o a batteria (FrescoBombo FAN), accumulatori di freddo (FrescoBombo FREEZE) e di un termometro utile per il monitoraggio della temperatura interna (FrescoBombo THERMOMETER), quest’ultimo fondamentale per regolare la presenza e/o il funzionamento alternato/integrato del FAN e del FREEZE. 

 

Aumentando il livello di benessere della covata e quindi dell’aspettativa di vita della colonia, è possibile quindi usufruire dell’attività bottinatrice-impollinante dell’arnia per un tempo maggiore e in caso di temperature proibitive come in estate. 

 

fonti:

 

Fussel M., Corbert S.A., 1991 – Bumblebee habitat requirements: a pubblic review. – Acta Horticulturae, 288: 159-163

Greenop A, Mica-Hawkyard N, Walkington S, et al. Equivocal Evidence for Colony Level Stress Effects on Bumble Bee Pollination Services. Insects. 2020;11(3):191. Published 2020 Mar 18. doi:10.3390/insects11030191 

Rosalind R. James, Theresa L. Pitts-Singer (2008). Bee Pollination in Agricultural Ecosystems. Oxford University Press

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