L'apparato radicale rappresenta un elemento organografico di primaria importanza per le piante superiori, incluse le colture agrarie, svolgendo un ruolo insostituibile nell'approvvigionamento idrico e nutrizionale. Originatosi dal polo radicale dell'embrione, esso si sviluppa in direzione ipogea, penetrando nel substrato per garantire l'ancoraggio e l'assorbimento primario di risorse essenziali. L'acqua e i nutrienti assorbiti vengono quindi trasportati in senso acropeto verso le porzioni aeree della pianta, quali foglie e germogli, evidenziando la sua centralità per la sopravvivenza e la crescita.
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La regione più funzionalmente rilevante dell'apparato radicale è la zona pilifera, densamente popolata da peli radicali. Questa specializzazione morfologica incrementa notevolmente la superficie di contatto con il substrato, ottimizzando l'assorbimento di nutrienti e soluzioni minerali adsorbite. L'efficienza di questa zona è cruciale per l'apporto di elementi nutritivi indispensabili per lo sviluppo vegetativo.
L'accrescimento dell'apparato radicale è un processo complesso, fortemente condizionato dalla disponibilità di molteplici fattori. Tra questi, la presenza di nutrienti inorganici essenziali, come gli ioni nitrato (NO3-), ammonio (NH4+) e calcio (Ca++), riveste un ruolo primario. Allo stesso modo, la disponibilità di acqua e di ossigeno nel suolo sono fattori ambientali critici che influenzano direttamente lo sviluppo della rizosfera.
L'ambiente radicale, o rizosfera, è un ecosistema dinamico in cui i microrganismi giocano un ruolo significativo. Funghi micorrizici e batteri, sia simbionti che antagonisti, esercitano un'influenza diretta e indiretta sulla crescita delle radici. Essi possono produrre sostanze fitostimolanti che promuovono lo sviluppo radicale o instaurare simbiosi mutualistiche, facilitando lo scambio di nutrienti e composti organici attivi tra la pianta e il microrganismo.
Numerose sostanze biochimicamente attive sono in grado di stimolare la sintesi di fitormoni dello sviluppo, i quali agiscono come regolatori endogeni della crescita e del differenziamento cellulare in tutti gli organi della pianta, incluse le radici. Amminoacidi, peptoni e polipeptidi sono esempi di molecole organiche che, secondo recenti evidenze scientifiche, possono influenzare positivamente la produzione di fitormoni chiave come l'acido indol-3-acetico, le gibberelline e le citochinine.
Considerata la fondamentale importanza dell'apparato radicale, l'impiego di formulati e biostimolanti contenenti molecole e sostanze capaci di promuovere il suo sviluppo e la sua funzionalità rappresenta una strategia agronomica valida per migliorare la produttività delle colture. Un apparato radicale robusto ed efficiente è cruciale, in particolare, durante le fasi di trapianto e per superare lo stress ad esso associato.
A tal proposito quindi, l'ottimizzazione dell'apparato radicale mediante Biostimolazione, specie nelle primissime fasi, permette:
- Stimolo e mantenimento della rizogenesi: Nelle prime fasi di crescita in vivaio e dopo il trapianto in serra, per favorire un rapido sviluppo radicale nel continuum produttivo delle piante a dimora;
- Supporto alla ripresa vegetativa: In colture poliennali, per accelerare il recupero dell'attività radicale dopo periodi di stasi o stress.
- Recupero da stress: Per favorire la riattivazione della rizogenesi e dell'attività radicale in seguito a stress biotici (es. attacchi patogeni) o abiotici (es. siccità, salinità) che abbiano inibito la crescita.
In allegato, primi piani delle zone di crescita radicali, con getti radicali di plantule in accrescimento, ricchissime di peli radicali, su substrati ricchi di basi organiche floridamente colonizzate da microrganismi ben attivi (3KO, Maxy root, Itaka) e biostimolati dalla somministrazione periodica, sin dal post-trapianto, di formulati a base Leonardite, acidi umici, fulmici, umine (Blackjack, Sipcam), amminoacidi e promotori della radicazione (Rootex, Cosmocel).
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fonti
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Ertani, A., Cavani, L., Pizzeghello, D., Brandellero, E., Altissimo, A., Ciavatta, C. and Nardi, S. (2009), Biostimulant activity of two protein hydrolyzates in the growth and nitrogen metabolism of maize seedlings. Z. Pflanzenernähr. Bodenk., 172: 237-244. https://doi.org/10.1002/jpln.200800174
Matsubayashi, Yoshikatsu. (2018). Exploring peptide hormones in plants: Identification of four peptide hormone-receptor pairs and two post-translational modification enzymes. Proceedings of the Japan Academy, Series B. 94. 59-74. 10.2183/pjab.94.006