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PIANTE PARASSITE IN SERRA

19-04-2023 11:51

Raggio Verde

Attività Agronomica ed Esperienze di Campo, Ricerca e Fitoiatria, Cultura Agraria,

PIANTE PARASSITE IN SERRA

Nell’ambiente serra, soggetto a frequenti disinfestazioni e disinfezioni, sono rari i fenomeni di parassitosi interspecie come nel caso delle...

Nell’ambiente serra, soggetto a frequenti disinfestazioni e disinfezioni, sono rari i fenomeni di parassitosi interspecie come nel caso delle Orobanche e Pomodoro. Eppure, nonostante la sporadicità di questi eventi, capita di rilevare, durante i monitoraggi fitoiatrici infestazioni inusuali come queste.

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Orobanche ramosa L. (1756) appartiene alla famiglia delle Orobanchaceae, piante erbacee prive di clorofilla e incapaci di fotosintesi, quindi parassite obbligate. Esse prediligono specie come Solanacee (Tabacco, Pomodoro), Canapa e alcune Leguminose come la Fava. Si sviluppano accrescendo strutture dette “austori” a livello delle radici ospiti, con i quali trasferiscono la linfa elaborata sottraendola agli altri organi della pianta parassitizzata.

 

Il danno visibile sulla coltura dipende dall’entità delle infestazioni, ed è tanto elevato quanto più precoce è l’attacco di Orobanche. I più palesi sintomi sono ravvisabili con uno sviluppo stentato delle piante: nei casi più gravi si possono avere decurtazioni produttive anche notevoli sia in termini quantitativi che qualitativi, con collassi colturali nelle parcelle più infestate.

 

La rilevazione delle prime infestazione è possibile grazie ad un tempestivo riconoscimento della fenerogama parassita instaurata a livello ipogeo della ceppaia, con la presenza di getti vegetativi di colore giallastro della stessa, spesso portante infiorescenze a forma di spiga, con corolla di colore che va dal bianco fino all’azzurro pallido.

 

I semi dell’infestante sono molto piccoli (circa 0,3 mm) e sono prodotti nell’ordine di migliaia per pianta, capaci di accumularsi nel suolo e rimanendo in esso vitali per anni. Questi, all’impianto di nuove colture, sono specificamente stimolati dalle secrezioni radicali e quindi resi nuovamente in grado di condurre nuove infestazioni ad ogni ciclo produttivo.

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Come intervenire?


Trattandosi di eventi sporadici in serra, è sufficiente predisporre semplici operazioni colturali atti ad estirpare le ceppaie individuate: i semi eventualmente dispersi, potranno essere ridotti in germinazione da procedure di Solarizzazione e disinfezione mediante fumiganti autorizzati in preimpianto.

 

Tuttavia, è fondamentale non trascurare mai la problematica, adottando altre misure preventive di tipo agronomico come il controllo del materiale vivaistico di provenienza (contenitori, substrato), l’avvicendamento con colture non suscettibili, le lavorazioni profonde, il sovescio di colture biofumiganti (Brassicacee), ecc.


Non esistono, pertanto, procedure di diserbo chimico selettivo, specie in serra, per cui è necessario un approccio prettamente agronomico e preventivo, come quello appena descritto.


I nostri tecnici sono al tuo fianco!

fonti:
Pollini A., La difesa delle piante da orto (2008), Edagricole pp.370-371
https://www.fitosanitario.pc.it/avversita-sul-territorio/pomodoro/orobanche/


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