Nell’ambito dell’Agrumicoltura, oggi, si vanno affermando, al pari di altri settori come l’Orticoltura e la Serricoltura, tecniche di coltivazione e di nutrizione sempre più efficienti e sostenibili, in grado di portare a un pieno raggiungimento degli obiettivi di produttività e qualità, sempre più richieste dal Consumatore e dalla Grande Distribuzione Organizzata. E ciò grazie a programmi e protocolli redatti secondo visione strategica della concimazione, della fertirrigazione e dell’applicazione di biostimolanti, qualora necessari.
Vegetatività, capacità di allegagione e aumento pezzatura e qualità dei frutticini, sono fenofasi che possono essere potenziate mediante integrazioni alla fertirrigazione e le irrorazioni fogliari con opportune specialità e tecniche di nutrizione. Nello specifico, per gli Agrumi, è fondamentale agire sulla presenza di fitormoni essenziali per la moltiplicazione cellulare, sostenendo il metabolismo fotosintetico e anabolico della pianta, non trascurando la tendenza della stessa ad accumulare elementi plastici come il Calcio nei tessuti (che influenza futura consistenza, epicarpo e accrescimento ponderale finale dei frutti).
Nella progressione del ciclo colturale, tuttavia, è abbastanza frequente imbattersi in contesti di carenze e riduzioni di vigoria e sviluppo, soprattutto in zone caratterizzate da suoli alcalini o calcarei, come per le colture affette da microcarenze come la Clorosi Ferrica (CF). In tali suoli, la solubilità del ferro è molto bassa, così come la disponibilità in Mn e Zn: questi elementi sono tutti coinvolti nel metabolismo fotosintetico e nella produzione della stessa Clorofilla e dei pigmenti, quindi a carico della fotosintesi.
La CF è una delle fisiopatie in grado di gravare in misura più che determinante sulle capacità produttive degli Agrumi, i quali ne risultano sensibili ne dimostrano l’incidenza con chiare perdite quali-quantitative della produzione annuale. Essa si presenta con un ingiallimento internervale delle foglie apicali, e si estende alle foglie più vecchie della porzione mediana e basale della chioma man mano che il quadro generale si aggrava. Risoluzioni alla problematica, includono l’uso di chelati di ferro sintetici e/o ad applicazioni irroranti alla chioma con formulati simili.
A tal proposito, mediante foto allegate, è illustrata l’esperienza di un appezzamento affetto da microcarenze e CF, condotto con l’impiego integrato, mediante fertirrigazione e irrorazione, di attivatori della fotosintesi e del metabolismo respiratorio (Maxi-Grow, Cosmocel), integrandoli efficacemente con correttori di microcarenze a base complessata, cioè con un pool di microelementi (Fe, Mn, Zn, B, Cu) chelati mediante amminoacidi levogiri e acidi organici (Trazex, Cosmocel), nonché con specialità organiche al suolo a base di emoderivati, ricchi in Ferro emoglobinico (Hemofluid, Simcro), contenenti amminoacidi da idrolisi, perfettamente assimilabili a livello radicale, congiuntamente alla fertirrigazione mediante Soluzioni Nutritive specifiche.
Al momento attuale, quindi, è possibile evidenziare il notevole miglioramento delle condizioni di vegetatività e cromia delle foglie, le quali manifestano ora un verde più uniforme e brillante per tutta la chioma.
Fondamentale a tal proposito, quindi, è la programmazione ad-hoc e precoce di protocolli secondo contesto e realtà aziendale, mediante la consultazione di consulenti e tecnici specializzati, in grado di agire tempestivamente e a monte del processo produttivo, limitando le perdite dovute a questa ed altre insidiose microcarenze degli Agrumi.
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fonti:
AA. VV. (2012): Gli Agrumi, coordinamento scientifico di V. Magnifico. Collana Coltura&Cultura, ideata e coordinata da R. Angelini, Bayer CropScience, Ed. Script, Bologna, pag.183-191